Cronologia Confine Orientale italiano e trattati diplomatici internazionali

1797. 17 Ottobre. Trattato di Campoformio, concluso fra la Repubblica francese e l’imperatore, re di Ungheria e di Boemia. Venezia viene ceduta, insieme all’Istria ed alla Dalmazia, all’Austria, che, in cambio, riconosce la Repubblica cisalpina. Alla Francia andavano inoltre tutte le isole Ionie (Corfù, Zante, Cefalonia, etc.).

1797 / 1799. 28 Novembre – 23 Aprile. Congresso di Rastatt (o Rastadt), fu una conseguenza del Trattato di Campoformio del quale avrebbe dovuto definire alcuni accordi di massima rimasti nel vago ed in particolare la destinazione dei territori sulla riva sinistra del Reno alla Repubblica francese e si tenne a Rastatt, cittadina del Baden-Wüttenberg.

1801. 9 Febbraio. Trattato di Lunéville, concluso fra la Repubblica francese e l’imperatore, re di Ungheria e di Boemia. Vengono tra l’altro riconfermate alcune delle clausole del precedente trattato di Campoformio.

1805. 26 Dicembre. Trattato di Pressburg, concluso tra l’imperatore dei francesi e l’imperatore, re di Ungheria e di Boemia. Il trattato sottrae all’Austria diversi ed importanti territori europei. Le conquiste dei precedenti Trattato di Campoformio e Trattato di Lunéville furono reiterate, ed i possessi austriaci in Italia furono ceduti al Regno d’Italia napoleonico.

1809. 14 Ottobre. Trattato di Schönbrunn, a volte chiamato anche Trattato di Vienna, concluso fra l’imperatore dei francesi e l’imperatore d’Austria. L’Austria cedette Salisburgo e il Tirolo alla Baviera, parte della Polonia al Granducato di Varsavia, Trieste, la Dalmazia e la Croazia a sud del fiume Sava alla Francia (che le costituì nelle neonate Province Illiriche).

1813. Giugno – Agosto. Congresso di Praga, dopo la ritirata francese dalla Russia, le potenze alleate pretesero da Napoleone l’abolizione del granducato di Varsavia e della Confederazione del Reno, la reintegrazione della Russia entro i confini del 1806 e l’assegnazione dell’Illiria all’Austria. Napoleone, che aveva accettato un armistizio fino al 10 agosto, si mostrò reticente. Il mancato accordo tra le parti provocò immediatamente la ripresa delle ostilità.

1814/1815. 1 Ottobre – 9 Giugno. Congresso di Vienna, si tenne nella capitale dell’allora Impero austriaco. A parteciparvi furono le principali nazioni europee, che tentarono così di dare un assetto all’Europa dopo l’avventura napoleonica. In realtà si cercò di dare un assetto alle sole altre potenze, in quanto i termini di pace con la Francia erano già stati stipulati con il precedente trattato di Parigi del 30 maggio 1814. Le discussioni continuarono malgrado il ritorno dell’ex imperatore Napoleone dall’esilio e la sua riassunzione del potere in Francia nel marzo 1815, e l’atto supremo del Congresso fu firmato nove giorni prima della sua finale disfatta nella battaglia di Waterloo (18 giugno 1815). L’Austria acquisisce l’Istria, la Dalmazia e la Croazia. e ottiene di costituire il regno Lombardo-Veneto. Si inaugura la cosiddetta Politica dei Congressi, a quello di Vienna faranno infatti seguito i congressi di Acquisgrana del 1818, di Troppau nel 1820, di Lubiana del 1821 e quello di Verona del 1822.

1859. 11 Luglio. Pace di Villafranca. Gli Austriaci debbono rassegnarsi ad accondiscendere al tentativo di Napoleone III di giungere ad un accomodamento per la questione politica e militare italiana. L’accordo è firmato dallo stesso Napoleone III (Francia), Vittorio Emanuele II e Francesco Giuseppe. I preparativi erano cominciati qualche giorno prima, spinti dal timore francese di una reazione della Prussia in Germania o sul Reno, mentre l’esercito era tutto impegnato in Italia. I termini dell’armistizio di Villafranca riconoscevano al Regno di Sardegna la Lombardia (priva di Mantova e della fortezze di Borgoforte, posta a sud del Po). L’Austria ancora poteva considerarsi una potenza italiana, con il Veneto, il Trentino, l’Alto Adige, la Venezia Giulia, la Dalmazia e Mantova (ossia tutte e quattro le fortezze del Quadrilatero). I territori dell’Italia centrale sarebbero tornati ai legittimi sovrani: Granducato di Toscana, Legazioni (Bologna e la Romagna), Ducato di Modena e Ducato di Parma. Tutti gli stati italiani (inclusa il residuo regno Lombardo-Veneto) si sarebbero riuniti in una confederazione italiana, presieduta dal Papa.

1866. 23 Agosto. Pace di Praga, conclusa tra il re di Prussia e l’imperatore d’Austria. Cessione con la successiva Pace di Vienna del 3 ottobre 1866 – attraverso la mediazione di Napoleone III imperatore dei Francesi – del Veneto all’Italia, con esclusione del Trentino, della Venezia Giulia e di Trieste con i territori istriani e dalmati.

1915. 26 Aprile. Trattato di Londra. Vengono stabilite le condizioni dell’ingresso dell’Italia nella guerra al fianco delle Potenze Alleate.

1918. 8 Gennaio. Quattordici Punti di Wilson.

1918. 3 Novembre. Armistizio di Villa Giusti. Protocollo delle condizioni d’armistizio tra le Potenze alleate e associate e l’Austria-Ungheria.

1919. 18 Gennaio. La conferenza di pace all’indomani della Grande Guerra si aprì a Versailles, in Francia, per lavorare al trattato di pace; la conclusione dei lavori e la firma definitiva si ebbero il 28 giugno di quell’anno. Il trattato di Saint-Germain, venne firmato il 10 settembre 1919 a Saint-Germain-en-Laye e fa parte degli accordi preliminari parigini che sancirono formalmente la conclusione della guerra; in esso vennero stabilite la ripartizione dell’Impero Austro-Ungarico e le condizioni per la creazione della Repubblica austriaca. In particolare tra le clausole più rilevanti dei 381 articoli del trattato vi furono quelle riguardanti l’assegnazione all’Italia del Trentino-Alto Adige, della Val Canale, di Trieste, dell’Istria, di diverse isole dalmate e della città di Zara.

1919. 12 Settembre. La città di Fiume viene occupata da Gabriele D’Annunzio e dai suoi legionari. D’Annunzio proclamò l’annessione al Regno d’Italia della città quarnerina (Reggenza Italiana del Carnaro). Il governo italiano guidato da Francesco Saverio Nitti tentò di trattare la resa dei legionari e l’abbandono della città che nel frattempo, secondo il Trattato di Rapallo del 12 novembre 1920, era stata dichiarata città-stato indipendente. Giovanni Giolitti, subentrato a Nitti, nel mese di dicembre ordinò lo sgombero della città. L’attacco che fu portato dall’esercito italiano alla Reggenza Italiana del Carnaro (l’episodio è conosciuto come Natale di sangue) provocò alcune decine di morti fra difensori ed attaccanti.

1920. 12 Novembre. Trattato di Rapallo. La provincia di Trieste e l’Istria vengono annesse allo Stato Italiano.

1924. 27 Gennaio. Trattato di Roma. Patto di amicizia e di collaborazione cordiale fra il Regno d’Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.

1947. 10 febbraio. Trattato di Parigi. Esecuzione del Trattato di pace fra l’Italia e le Potenze Alleate ed Associate.

1954. 5 Ottobre. Memorandum di Londra. Memorandum d’intesa fra i Governi d’Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia, concernente il Territorio Libero di Trieste.

1975. 10 Novembre. Trattato di Osimo. Trattato tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia.

1990. Dicembre. Dichiarazione della Repubblica di Slovenia a favore della tutela della minoranza italiana e di ogni altra minoranza linguistica e culturale sul suo territorio.

1992. 15 Gennaio. Memorandum di Roma tra la Repubblica Italiana e le repubbliche di Croazia e Slovenia sulla protezione della minoranza italiana.

1995. 31 Agosto. Compromesso Solana. Proposta di compromesso tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Slovenia in relazione all’Accordo Europeo di Associazione tra l’Unione Europea e la Slovenia. Seguono le successive ratifiche o accettazioni da parte degli Stati interessati (Italia, Slovenia e Croazia).

1996. 5 Novembre. Trattato di Zagabria tra Repubblica Italiana e la Repubblica Croata per le varie definizioni a favore della minoranza italiana in Croazia e della minoranza croata in Italia, cui fanno seguito gli interventi legislativi italiani del 1998 (anche per la Slovenia) e 2001.