Metti una sera a Londra con gli esuli

Scritto da Enzo Alderani
martedì 18 marzo 2014

Presso il Circolo Ufficiali di Palazzo Cusani, a Milano, abbiamo incontrato ieri (17 marzo) Giorgio Federico Siboni. Senior editor di «Coordinamento Adriatico» e commissario tecnico-scientifico del CDM, è stato vincitore nel 2013 del Premio Tanzella per la saggistica storica con Il confine orientale. Da Campoformio all’approdo europeo.

L’occasione coincideva con il recente rientro di Siboni da Londra, dove si è recato fra il 15 e il 16 marzo, per incontrare alcuni esponenti dell’esodo giuliano-dalmata residenti nella capitale britannica. «Si tratta di esuli ormai della seconda generazione, pienamente integrati con la società inglese» – ci ha detto Siboni. «Dopo il Trattato di Parigi del 1947 e anche in precedenza, tutte le associazioni degli esuli hanno lavorato egregiamente e con impegno instancabile nell’interesse dei concittadini istriani, fiumani e dalmati. Non tutti costoro però hanno per diverse ragioni sempre potuto mantenere rapporti con il mondo dell’associazionismo in Italia e all’estero. È appunto il caso dei famigliari di alcune delle persone da me incontrate a Londra. I nostri contatti sono infatti principiati attraverso canali eterogenei: è stato un colpo di fortuna rintracciarli e poterli infine conoscere di persona.»

Il colloquio è stato improntato da un tono amichevole. «La maggioranza dei presenti ha mostrato attenzione e sensibilità verso le vicende e gli aspetti culturali delle terre dell’Adriatico orientale» – ha spiegato Siboni. «Hanno manifestato il desiderio di ricomporre le proprie radici nell’abbraccio della comune casa europea. È un’aspirazione interamente condivisibile. Ci auguriamo da ambo le parti che a questo primo abboccamento ne seguano altri» – ha concluso Giorgio Federico Siboni.