Abbazia, la «Perla» contesa tra Istria e Quarnero

Scritto da Krsto Babich, «La Voce del Popolo», 11/12/10
A chi appartiene Abbazia? All’Istria, oppure… Il dubbio è legittimo, soprattutto se nelle edicole del capoluogo della Riviera liburnica è possibile acquistare cartoline che attribuiscono la “Perla del Quarnero” all’Istria. Per molti potrebbe trattarsi di una questione irrilevante, ma non lo è, soprattutto se si considera che la Regione litoraneo-montana ha investito importanti risorse nella promozione turistica e nell’affermazione della propria identità. Interpellato sull’argomento, Zlatko Komadina, presidente della Regione litoraneo-montana, ha detto che non è la prima volta che avvengono “incidenti” di questo tipo e ha citato l’esempio delle canzoni solenni. Infatti, nell’inno istriano vengono nominate anche le isole di Cherso e Lussino, che amministrativamente fanno parte della Regione litoraneo-montana.
Per quanto riguarda il testo della cartolina postale, Komadina ha mantenuto un atteggiamento diplomatico. «Effettivamente, da un punto di vista geografico Abbazia si trova in Istria. Dobbiamo considerare, però, che il Monte Maggiore non rappresenta una barriera che divide l’Istria dal Quarnero, bensì un collante tra le due aree», ha dichiarato Komadina. Il presidente della Regione litoraneo-montana ha poi osservato che in futuro, con la regionalizzazione della Croazia, l’odierna suddivisione amministrativa del Paese perderà progressivamente la propria importanza. «Ad ogni modo – ha proseguito Komadina –, la nostra identità litoraneo-montana è un tema che ci sta molto a cuore. In collaborazione con il Dipartimento di storia dell’Accademia croata delle scienze e dell’arte stiamo studiando a fondo l’argomento e la correttezza dei termini toponomastici usati per indicare la nostra Regione», ha rilevato Komadina. Il presidente della Regione ha spiegato che lo studio di questi argomenti è importante anche per comprendere la complessa storia di queste terre. «Le ricerche in corso ci serviranno non soltanto per consolidare la nostra identità territoriale, ma pure per stabilire in modo obiettivo quali sono gli anniversari che meritano veramente di essere celebrati», ha concluso il presidente della Regione litoraneo-montana.