Croazia, borse di studio: spazio alle minoranze

Scritto da «La Voce del Popolo», 06/05/11
La politica governativa delle borse di studio avrà attenzione anche per le esigenze delle Comunità Nazionali, italiana e ungherese. Nella proposta di legge, infatti, d’intesa con il Ministero del Lavoro, è stato concordato un emendamento in materia di formazione dei quadri indicati dalle rispettive minoranze. L’aggiunta al testo è stata sostenuta pure dalla Commissione parlamentare per le nazionalità, presieduta dal deputato al seggio specifico, Roberto Battelli. In tale ambito saranno le Comunità Autogestite delle Nazionalità a coordinare gli interventi in accordo con le varie istituzioni minoritarie. «Si tratta di una opportunità senz’altro importante», afferma Battelli, «in un settore essenziale come quello della formazione dei nostri giovani, con possibilità di studio anche all’estero. Spetterà ai soggetti delle due minoranze autoctone, scuole, mezzi d’informazione ed altri, indicare le necessità più impellenti. Se alle comunità nazionali sono garantiti i diritti all’istruzione nelle proprie lingue, nonché all’uso nell’amministrazione pubblica, nella magistratura e negli altri campi della vita pubblica, allora servono pure dei quadri che li possano realizzare. Si tratta pertanto di un intervento dal duplice aspetto: da un lato sostegno alle nostre istituzioni e dall’altro possibilità d’impiego nel settore pubblico del territorio nazionalmente misto». Nel dibattito preliminare, a fine marzo, la maggioranza dei deputati ha confermato l’ammissibilità del testo di legge per l’ulteriore iter, rimarcando l’opportunità di avere un ordinamento più chiaro e completo nel settore delle borse di studio. Scettici, invece, i democratici, secondo i quali la legge non sarebbe necessaria. La materia è ora in attesa del successivo passaggio alla Camera di Stato per accogliere gli eventuali emendamenti, compreso questo avanzato dai deputati minoritari. (cm)