Croazia, UE ed euroscetticismo

Scritto da Francesca Lughi
BRUXELLES/ZAGABRIA – Come noto, domani la Croazia firmerà il contratto di adesione all’UE. Nel lasso di tempo fra il 9 dicembre 2011 e il primo luglio del 2013 sarà però necessario il referendum nel corso del quale i cittadini croati dovranno esprimere il proprio consenso all’entrata nell’Unione. In queste ore intanto Željko Sa?i?, presidente del partito Azione per una Croazia migliore (ABH), ha organizzato a Zagabria la protesta «Non diamo la Croazia»: il leader dell’ABH infatti è convinto che l’UE si esprima in una struttura centralizzata e autoritaria, in cui «dominano la Francia e la Germania come centri del potere». Qualora la Croazia dovesse fare il proprio definitivo ingresso nell’Unione – come sembra comunque più che probabile – è opinione di Sa?i? che il Paese andrà incontro a un deficit nazionale di libertà e indipendenza.