Girolamo Aleandro e il Rinascimento Adriatico Veneziano

Scritto da La Redazione on-line
domenica 08 dicembre 2013

Alfonso Vesentini Argento, Il cardinale e l’architetto. Girolamo Aleandro (1480-1542) e il Rinascimento Adriatico Veneziano

Sinossi

Un romanzo storico, in cui l’autore, vede, descrive e racconta da un punto di vista privilegiato, attraverso la vita di un cardinale un servitore della Chiesa, Girolamo Aleandro, una Venezia moderna che per la prima volta assume un proprio carattere architettonico. Riguarda le opere dell’architetto Mauro Codussi riscoperto incredibilmente solo nel ‘900 dopo 400 anni di totale eclissi.

Circa 300 pagine con una ventina di immagini fotografiche di buona qualità realizzate da un professionista: Dario Camilotto. Aleandro, umanista, ellenista, preside della Sorbona, si relaziona e condiziona Carlo V, ben quattro pontefici, determina la scomunica di Lutero, lavora per Manuzio, per Erard de la Mark è amico di Erasmo da Rotterdam (amore e odio), diventa nunzio a Venezia, prefetto della biblioteca vaticana e poi cardinale.

L’indagine storica dei personaggi è attendibile e solo l’incontro con i protagonisti di quell’architettura è fantasioso per divulgare il concetto di Rinascimento la cui arte rivaluta il passato classico, diventa scienza e si propone come strumento di comunicazione. Il libero arbitrio e la predestinazione sono i due aspetti messi in evidenza con le idee del protestantesimo e del cattolicesimo, la riforma e la controriforma. Del diario di Aleandro vi è traccia storica e vi sono due manoscritti autografi(Udine e Parigi). Dopo il romanzo del francese Yvon Toussaint, Le manuscrit de la Giudecca, questo è scritto da un architetto, compaesano dell’Aleandro. Vi è una parte riguardante le chiese di Sebenico e Zara di Giorgio Orsini e le relazioni con la chiesa di San Michele in Venezia.