La ditta «Abbazia» non è riuscita a intavolare i terreni di Daila

Scritto da «La Voce del Popolo», 24/09/11
BUIE – La richiesta di intavolazione del monastero di Daila alla ditta “Abbazia”, fondata dai benedettini di Praglia, stando a fonti di stampa, è stata respinta dal Tribunale di Buie. Infatti, per tutti i terreni che alla fine degli anni ‘90 lo Stato aveva restituito alla Chiesa, ossia alla parrocchia di Daila, risulta annotato che il 19 settembre è stato deciso di respingere la richiesta di iscrizione nei libri tavolari.I giudici, in altre parole, non avrebbero accettato l’accordo interno alla Chiesa con il quale la parrocchia di Daila aveva ceduto i terreni alla ditta “Abbazia”. Siccome il vescovo Ivan Milovan si era rifiutato di sottoscrivere l’accordo, il papa lo aveva temporaneamente sospeso e al suo posto il vescovo spagnolo Norberto Villa aveva firmato il documento a nome della diocesi di Pola e Parenzo. Però proprio questo accordo ora sarebbe stato messo in discussione dai giudici, secondo i quali il vescovo spagnolo non avrebbe avuto la facoltà di sottoscrivere il documento che permette l’intavolazione dei terreni alla ditta ”Abbazia”. Per questa ragione, sempre secondo fonti di stampa, il Tribunale ha richiesto che papa Benedetto XVI depositi una delega aggiuntiva. I benedettini hanno ora il diritto di fare ricorso al Tribunale regionale e, se questo dovesse approvare la delibera del tribunale municipale, perderanno il diritto di precedenza nell’iscrizione. In tal caso sarebbe il turno dello Stato, il quale desidera che i terreni ritornino sotto la sua egida.