L’UE punta sul «Cancello adriatico»

Scritto da Ivo Vidotto, «La Voce del Popolo», 19/03/11
FIUME – La Commissione europea ha annunciato i progetti che beneficeranno del finanziamento di 170 milioni di euro provenienti dai fondi della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), stanziati per realizzare e ammodernare importanti infrastrutture in tutta l’Unione europea. Questi fondi aiuteranno gli Stati membri a realizzare i collegamenti ritenuti insufficienti, nonché a rimuovere le strozzature e ad aumentare la sicurezza dei trasporti. I progetti devono avere anche l’obiettivo di rendere i trasporti più sostenibili, promuovendo l’intermodalità e favorendo la collaborazione tra pubblico e privato. Tra i 51 progetti scelti dal commissario ai Trasporti, figura anche quello denominato “ITS Adriatic multi-port gateway” proposto dal NAPA (North Adriatic Ports Association), l’associazione che riunisce i porti dell’Alto Adriatico di Trieste, Ravenna, Venezia, Capodistria e Fiume. Il progetto ha anche una speciale importanza simbolica per lo sviluppo dell`associazione, nata un anno fa – si è costituita il 1.mo marzo dello scorso anno, con l’adesione di Fiume nel novembre scorso –, perché è la prima attività comune fra i cinque porti a essere finanziata dall`Unione europea.
Il progetto affidato al Napa, che potremmo denominare “Cancello dell`Adriatico”, verrà finanziato con il 50 per cento del suo valore complessivo, ossia con 1.442.500 euro, che verranno impiegati per creare una piattaforma informatica comune (e-platform) che collegherà i porti dell’Alto Adriatico come una sorta di anello, sia a livello orizzontale, attraverso i già esistenti sistemi della comunità portuale, sia a livello verticale, attraverso i sistemi marittimi e terrestri. La sua durata sarà di 30 mesi e la data fissata per la sua implementazione è il 30 giugno del 2013. Essendo il porto di Fiume socio paritetico del Napa, ci si può aspettare, quindi, un nuovo progresso tecnologico dello scalo fiumano grazie ai fondi dell’Unione europea. «Sono lieto di firmare il documento che autorizza lo stanziamento di 170 milioni di euro del budget della TEN-T per cofinanziare progetti infrastrutturali importanti caratterizzati da un valore aggiunto europeo – ha affermato Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e responsabile per i trasporti. Questi includono progetti nell’ambito delle Autostrade del mare e dei Servizi d’informazione fluviale, che rientrano nel programma pluriennale, nonché progetti del programma annuale che ci aiutano a stabilire le priorità in divenire nel settore dei trasporti, in particolare rendendo i trasporti più ecologici, collegando l’Europa occidentale ed orientale e favorendo la collaborazione tra settore pubblico e privato».
Con l’accordo di costituzione del Napa, gli scali dell’Alto Adriatico si erano impegnati formalmente a cooperare e a creare sinergie per proseguire fianco a fianco nel percorso di promozione territoriale dell’area, per migliorare il potenziale commerciale, la qualità e l’efficienza del sistema portuale, dando nuova linfa alla progettazione e alla realizzazione delle infrastrutture collegate. Avevano deciso di mettere da parte i principi di concorrenza e di fare squadra, allo scopo di diventare un punto di riferimento per il mercato dello shipping, motivo per cui il potenziamento di qualsiasi scalo altoadriatico dovrebbe rappresentare una buona notizia per la “squadra”. Candidando il progetto “ITS Adriatic multi-port gateway” hanno compiuto il primo passo in questa direzione, dimostrando che il Napa non sarà soltanto un’associazione virtuale. Una piattaforma portuale dell’Alto Adriatico si presenta agli occhi del mondo come una realtà unica, capace di competere sui mercati e nel contempo apparendo forte e capace di catalizzare sviluppo e attenzione, ma anche finanziamenti per superare i punti deboli del sistema portuale nel suo complesso. Uno degli obiettivi a cui tendono i porti del nord Adriatico è quello di favorire il potenziamento del corridoio Adriatico-Baltico, nel contesto delle reti transeuropee di trasporto, per assumerne il ruolo di piattaforma logistica europea, il tutto allo scopo di ampliare i rispettivi bacini di riferimento e di conseguenza anche i servizi commerciali offerti. L’autostrada del mare che arriva all’Alto Adriatico è considerata decisamente più conveniente e veloce di quella che circumnaviga l’Europa e arriva fino a Rotterdam.