Nove cittadini italiani indennizzati a Veglia dall’esproprio di Tito

Scritto da Andrea Marsanich, «Il Piccolo» 28/12/13
sabato 28 dicembre 2013
VEGLIA – Furono mazzate devastanti ai danni di privati, in pratica derubati decenni fa, ai tempi del regime jugoslavo. Ora, dopo anni di battaglie giudiziarie, il Comune di Veglia – su disposizione del tribunale di Fiume – deve versare somme consistenti agli eredi dei titolari di lotti di terreno sottratti sull’isola quarnerina negli anni Sessanta e Ottanta, con la magica formula de “In nome del popolo” e senza alcun risarcimento ai proprietari. Proprio nelle settimane scorse la municipalità vegliota ha raggiunto una specie di compromesso, o accomodamento, con 13 eredi di proprietari di un totale di 10 mila metri quadrati di terreno in zona Drazice, nelle vicinanze di Veglia città.
Si tratta di 4 cittadini veglioti e di 9 cittadini italiani (non è stata comunicata la loro identità) che nel 2014 e nel 2015 riceveranno mensilmente l’importo di mezzo milione di kune, pari a 65 mila e 500 euro. Il versamento è già cominciato questo mese e proseguirà dunque nei due anni a venire, ponendo in qualche modo riparo alle ingiustizie perpetrate tanto tempo fa e passate per decenni sotto silenzio.
«Il nostro bilancio municipale ne risentirà eccome – ha detto il sindaco di Veglia, Dario Vasilic – sono lotti di cui la città non ha mai beneficiato perché ceduti a scopi turistici e anche abitativi. Dovevamo pagare in contanti sui 12 milioni e mezzo di kune (circa 1 milione e 636 mila euro), somma che avrebbe significato la bancarotta del nostro comune. Invece abbiamo stabilito un’intesa con gli eredi, che ci permette il pagamento rateale e la salvezza delle casse municipali». Il primo cittadino ha dichiarato ai giornalisti che metà dell’importo da versare agli eredi verrà fuori dalla vendita di immobili di proprietà di Veglia città. In primo luogo si porrà sul mercato il complesso d’affari Neptun, dislocato nei pressi dello stabilimento balneare Portapisana, come pure l’edificio della Vecchia Posta, in Piazza Grande, nel nucleo storico del capoluogo isolano.
«Purtroppo non si tratta della prima sentenza per questo lotto di 10 mila metri quadri – ha specificato Vasilic – negli anni passati ci sono già stati tre verdetti a favore degli ex tredici titolari, con risarcimenti costati alle nostre casse sui 5 milioni di kune (655 mila euro). Ricordo che un primo lotto, di circa 6200 metri quadri, fu preso ai legittimi proprietari nel 1969, mentre il secondo, di 3800 metri quadri, fu nazionalizzato nel 1982. La proprietà privata è però un diritto inalienabile e dunque le sentenze non ci hanno sorpreso».