Porto di Capodistria. Una società mista con Deutsche Bahn

Scritto da Franco Babich, «Il Piccolo», 21/06/12
giovedì 21 giugno 2012
CAPODISTRIA – Per uscire dalla crisi, la Slovenia deve sfruttare la sua posizione geografica e per la logistica, il Paese deve scegliere: o le imprese si presentano sul mercato ognuna per conto proprio oppure si crea una holding capace di offrire un servizio logistico integrale. Questo il pensiero dell’economista Joze P.Damijan, docente alla Facoltà di Lubiana ed ex ministro dello sviluppo economico, che è stato ospite dell’Associazione dei manager istriani, con sede a Capodistria, per parlare dei vantaggi della Slovenia nel tentativo di rilanciare la crescita. Dopo due tentativi falliti di creare una holding logistica slovena di cui avrebbero dovuto far parte la Luka Koper, le Ferrovie slovene e la società di spedizioni Intereuropa, sembra essere in corso, ha spiegato Damijan, un nuovo tentativo di unire le forze nel settore dei servizi logistici. Una delle possibili soluzioni potrebbe essere la creazione di una società mista tra il settore merci delle Ferrovie slovene e la Deutsche Bahn, le Ferrovie tedesche.
La Deutsche Bahn potrebbe ottenere la concessione per lo sfruttamento del futuro terzo molo del Porto di Capodistria, e in cambio finanzierebbe l’ammodernamento della rete ferroviaria slovena.
Prima però si dovrebbe costituire l’Autorità portuale di Capodistria e incaricarla di affidare in concessione gli spazi portuali. Alla Deutsche Bahn andrebbe il Terzo molo, alla Luka Koper gli attuali due. «Non sappiamo se i tedeschi sono favorevoli a questo scenario, ma sono sicuramente interessati a collegarsi con l’Adriatico – riporta le parole di Damijan il quotidiano Primorske Novice – Se i tedeschi vedono la possibilità di realizzare profitti sfruttando le potenzialità logistiche del Nord Adriatico, e noi queste possibilità non le vediamo, allora stiamo sbagliando noi», ha spiegato Damijan, che si è detto a sua volta contrario al collegamento ferroviario tra Trieste e Capodistria. «A breve termine può sembrare una soluzione elegante, ma a lungo termine rischierebbe di marginalizzare Capodistria, che dovrebbe accontentarsi di merci che portano meno profitti», è convinto Damijan.