Il libro di Sergio Tavcar I pionieri. Le incredibili storie di una televisione di confine ci racconta la nascita nel 1971 di Telecapodistria, che da lì in avanti farà la storia del giornalismo.
Siamo a Capodistria, a pochi chilometri da Trieste, ma dentro la Federazione Jugoslava. Sono gli anni di Tito e della cortina di ferro. Telecapodistria inizia a trasmettere con mezzi di fortuna i più grandi eventi sportivi a livello mondiale. Lo fa in lingua italiana e il segnale raggiunge tutto il Nord Italia e gran parte delle regioni adriatiche: l’Italia scopre Sergio Tavcar, un giornalista diretto, privo di filtri, che racconta il basket (e tutti gli altri sport) in modo unico.
I pionieri è un libro ironico che narra i primi anni Settanta per poi arrivare all’era berlusconiana: sono gli anni di Dan Peterson, Guido Meda, di una generazione di giornalisti che ritroviamo ancora oggi. Sullo sfondo di questa storia, un confine, un paese poco prima della disgregazione, un mondo altro eppure a noi vicino. Dai grandi nomi del giornalismo sportivo al racconto delle trasferte alle Olimpiadi o ai Mondiali: una serie di storie e aneddoti dove si ride, ci si stupisce e si riscopre una memoria sportiva collettiva.
Sergio Tavcar ha lavorato come telecronista sportivo dal 1971. Conosciuto in tutta Italia grazie alla diffusione di Telecapodistria già negli anni Settanta, acquisì una ancora maggiore popolarità durante gli anni Ottanta, quando assieme a Dan Peterson formò quella che molti appassionati di basket reputano la miglior coppia di commentatori che la pallacanestro abbia mai avuto. Per BEE ha pubblicato L’uomo che raccontava il basket (2022).
Recensione su Osservatorio Balcani e Caucaso – Transeuropa