“Una vita per Pola” è il primo romanzo a fumetti di Stefano Zecchi

A Verona martedì 8 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo, nella Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, alle ore 17:00, si terrà l’incontro con Stefano Zecchi, autore del libro Una vita per Pola – Storia di una famiglia istriana. Interverrà il sindaco Federico Sboarina e modererà il consigliere comunale Andrea Bacciga.

Si tratta della prima presentazione del romanzo a fumetti che Stefano Zecchi ha licenziato per i tipi di Ferrogallico, con tavole disegnate da Giuseppe Botte. Una vita per Pola è l’adattamento a fumetti di Quando ci batteva forte il cuore, il romanzo di Stefano Zecchi dedicato all’esodo istriano. «Ho scritto un romanzo che oggi si può leggere anche in questo graphic novel, semplice, diretto, immediato nella sua scelta di campo e per la verità che vuole raccontare. La storia di una famiglia dell’Istria che è vissuta nel periodo di una Storia tragica. Ho cercato di raccontare cosa potesse aver vissuto una famiglia “normale” nella tragedia di quel tempo, quando Pola stava per essere consegnata a Tito e stava per diventare una città jugoslava dopo millenni di civiltà romana, italiana. Ho voluto raccontare i martirii e le torture subiti dagli italiani, attraverso le vicende di un padre, una madre, un piccolo figlio che abitavano a Pola. E, insieme alle
loro, le storie degli amici che frequentavano, dei compagni di scuola, della gente di una comunità italiana senza le colpe del fascismo, con la sola colpa di essere italiani, di essere orgogliosi di essere gli italiani che vivevano in quelle terre».

Nell’annunciare il programma Bacciga ha anche parlato della mozione, depositata oggi, ‘Nessun giustificazionismo e negazionismo per le foibe’ con cui denuncia che «la Rete di Scuole Statali e Paritarie del primo e secondo ciclo, “Scuola e Territorio: Educare insieme”, organizza in data 10 febbraio, l’incontro “Giorno del Ricordo”, per commemorare le foibe e l’esodo del popolo giuliano-dalmata-fiumano. Relatore Eric Gobetti, “storico free lance” – come lui si definisce – che o spiega come le foibe non furono “uno strumento di esecuzione” bensì un “luogo di sepoltura”.» 

“Più passano gli anni – afferma Bacciga-  e più viene sminuita, giustificata o negata questa tragedia umana, che ha visto migliaia di morti.» Il consigliere della Lega ricorda anche che il Consiglio comunale aveva approvato una sua mozione che prevede che in tutti gli eventi dedicati alla tragedia delle foibe siano sempre coinvolti come relatori o intervenienti i diretti testimoni o persone legate alle associazioni riconosciute degli esuli. «L’evento succitato – conclude Bacciga- non rispecchia tali condizioni. Per questi motivi si impegna il Sindaco, l’assessore e gli uffici competenti, anche tramite il Provveditore che la Rete di Scuole Statali e Paritarie del primo e secondo ciclo, “Scuola e Territorio: Educare insieme”, si attenga alle condizioni previste dalla mozione 862 e cambi relatore per il convegno». «Questi eventi giustificazionisti e negazionisti vanno a mancare di rispetto alle vittime della tragedia delle foibe e ai loro familiari» ha sottolineato Bacciga.

Stefano Cucco
Fonte: L’Adige di Verona – 04/02/2022


La Verità – 05/02/2022