1. Venezia Giulia e Dalmazia sino al 1918

La posta moderna si sviluppò in Europa nella prima metà del ’500: è del 1516 la linea da Vienna a Bruxelles, istituita da Francesco Tasso sotto il regno dell’imperatore Massimiliano I. Il servizio postale era limitato alle località situate sulle rotte postali e costoso; il prezzo veniva generalmente pagato alla consegna, come garanzia d’effettivo trasporto.

Ad intervalli più o meno regolari lungo le strade postali vi erano stazioni di posta, in genere delle osterie-locande attrezzate per il cambio dei cavalli.

La Venezia Giulia austriaca

Nella seconda metà del Settecento nella Venezia Giulia austriaca si sviluppò l’ufficio postale in senso odierno, per il trattamento esclusivo della corrispondenza. Il primo fu quello di Gorizia, seguito da Trieste (1723) e Fiume (1751) e via via gli altri. Per reprimere il contrabbando di lettere, entrarono in uso i bolli postali che in genere indicavano la località di partenza (foto 1).

Foto 1) Lettera da Trieste del 23 luglio 1783, con un bollo in caratteri gotici “von Triest”. Uno dei primi bolli postali di Trieste

Foto 1) Lettera da Trieste del 23 luglio 1783, con un bollo in caratteri gotici “von Triest”. Uno dei primi bolli postali di Trieste

Miglioramenti nel servizio postale iniziarono in età napoleonica, con l’apertura di uffici anche nei centri minori, anche se aumentarono le tariffe (foto 2).

Foto 2) Lettera da Trieste del 14 agosto 1811, quando la città apparteneva alle Provincie illiriche napoleoniche, come testimonia il bollo postale

Foto 2) Lettera da Trieste del 14 agosto 1811, quando la città apparteneva alle Provincie illiriche napoleoniche, come testimonia il bollo postale

 

L’intera regione divenne poi austriaca, conglobando anche le parti già veneziane.
Il 1° giugno 1850 anche in Austria venne introdotta la rivoluzionaria novità del francobollo, con cui si pagavano in anticipo i propri invii a tariffe basse (foto 3).

Foto 3) Un lettera da Trieste del 16 maggio 1854, importante dal punto di vista filatelico, con ben 11 francobolli da 9 kreuzer della prima serie emessa in Austria, con l’aquila bicipite.

Foto 3) Un lettera da Trieste del 16 maggio 1854, importante dal punto di vista filatelico, con ben 11 francobolli da 9 kreuzer della prima serie emessa in Austria, con l’aquila bicipite.

L’Istria
Nella repubblica di Venezia, e quindi anche nei territori veneziani dell’Istria e della Dalmazia, la posta funzionava secondo un originale sistema affidato a compagnie private. In Istria l’unico ufficio postale ufficiale si trovava a Capodistria (foto 4), che all’epoca ne era la cittadina principale; dal resto della penisola la posta vi confluiva per via di terra o d’acqua, e da lì andava a Venezia, generalmente in nave d’estate e via terra per Palmanova in inverno.

Foto 4) Una lettera da Capodistria del 1795, bollata con il timbro di quell’ufficio: portava il nome della città ed il leone di san Marco. Si conoscono solo una decina di lettere con questo bollo

Foto 4) Una lettera da Capodistria del 1795, bollata con il timbro di quell’ufficio: portava il nome della città ed il leone di san Marco. Si conoscono solo una decina di lettere con questo bollo

Dopo la caduta di Venezia l’Istria fu austriaca poi napoleonica poi ancora austriaca. L’Austria aprì diversi uffici; la maggior parte dei bolli postali, naturalmente, riportava il toponimo in lingua italiana (foto 5).

Capitolo 1 foto 5

Foto 5) Lettera del 13 marzo 1861 da Rovigno, con francobolli austriaci. Naturalmente, il bollo postale porta il nome della città solo in lingua italiana

Fiume
Dopo il 1867, che sancì l’appartenenza della città all’Ungheria come corpus separatum, a Fiume erano in uso i francobolli ungheresi (foto 6).

Capitolo 1 foto 6

Foto 6) Lettera da Fiume del 5 gennaio 1894. I francobolli sono ungheresi; il nome della città sull’etichetta di raccomandazione è in italiano

La Dalmazia
In età veneziana non vi erano uffici postali ufficiali, la posta viaggiava secondo le occasioni. Nel primo periodo austriaco, il 29 luglio 1797, venne aperto a Zara il primo ufficio postale della regione, cui seguirono gli altri durante la seconda dominazione austriaca (foto 7).

Foto 7) Busta postale da Zara con francobolli austriaci dell’emissione del 1863. Anche qui, il bollo postale porta il nome della città solo in lingua italiana

Foto 7) Busta postale da Zara con francobolli austriaci dell’emissione del 1863. Anche qui, il bollo postale porta il nome della città solo in lingua italiana