Fiume, terminal container: al via i lavori per il consorzio italo-croato

Scritto da Andrea Marsanich, «Il Piccolo», 26/02/12
domenica 26 febbraio 2012
FIUME – Sarà il secondo terminal container a Fiume, quello di Riva Zagabria, che dovrebbe diventare realtà in capo a cinque anni. Lo ha deciso il Consiglio di Amministrazione dell’Autorità portuale fiumana, allineatosi a quanto in precedenza accettato dalla Banca mondiale che non aveva avuto nulla da eccepire sul conto del consorzio formato dalle italiane CO.ED.MAR, Grandi Lavori Fincosit e Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro e dalla croata Osijek Koteks. La loro offerta, ammontante a 71 milioni e mezzo di euro, è stata ritenuta la migliore, battendo la tedesca Strabag, che aveva chiesto 16,5 milioni in più. La firma del contratto, così Bojan Hlaca, presidente della Port Authority, dovrebbe avvenire nei prossimi trenta giorni, periodo in cui il consorzio dovrà esibire le dovute garanzie, ossia confermare la solvibilità per poter realizzare un progetto infrastrutturale del genere.
Dovesse andare storta, ci sarebbe il ripescaggio per la Strabag la cui offerta di 88 milioni sarebbe coperta dal prestito di 90 milioni che la Banca mondiale si appresta a concedere per l’approntamento dello scalo contenitori. È stato fatto presente che i primi 12–18 mesi saranno riservati alla stesura della documentazione progettuale, dopo di che si comincerà a costruire. La banchina sarà lunga 400 metri ed avrà un pescaggio di 18 metri, come nessun altro porto dell’Adriatico settentrionale può vantare. In pratica i lavori cominceranno quando sarà conclusa l’opera di ingrandimento del terminal container in Brajdica (Fiume), che avrà una capacità di movimentazione annua pari a mezzo milione di Teu. A ciò, nel 2017, si aggiungerà un altro mezzo milione di Teu, portato in dote da Riva Zagabria.
Quest’ultima non sarà lunga soltanto e per sempre 400 metri, poiché altri 280 metri dovranno venire edificati dall’impresa concessionaria di Riva Zagabria, in base ad un modello di partenariato pubblico–privato sul demanio marittimo. Contemporaneamente alla costruzione dello scalo si procederà all’ approntamento della strada D-403, che collegherà il terminal e la sovrastante tangenziale che a sua volta è collegata all’autostrada Fiume–Zagabria.