Vacanze low cost, italiani stregati dall’Albania: “Qui con 30 euro si dorme in albergo e con 10 si cena”

In tanti hanno scelto l’altra sponda dell’Adriatico per l’estate 2017: strutture nuove e prezzi bassi. Da gennaio a luglio le presenze italiane sono state oltre 182mila, con una crescita del 56 per cento.

 

“Bari, Napoli: quest’anno il 60 per cento dei clienti è italiano, in tanti arrivano dal Sud, mentre fino all’anno scorso non superavano il 40 per cento”. La voce alla reception conosce bene la lingua d’oltre Adriatico. La camera più costosa dell’hotel Lion Gate, 4 stelle nel cuore di Saranda, è la suite da 70 euro a notte. “Ma partiamo da 30 euro, siamo vicini al mare e al centro, e abbiamo pure il casinò”, assicura la ragazza addetta all’accoglienza, che consiglia una cena al ristorante a poco più di 10 euro. L’hotel Saranda International offre invece spiaggia privata con ombrelloni e lettini inclusi nel prezzo, parco giochi per bambini e attrezzature acquatiche.

“Il 75 per cento dei nostri clienti sono italiani, arrivano in gruppi da Bari, Roma e Milano – raccontano i responsabili – e anche noi cerchiamo di mantenere per un 4 stelle il prezzo di 60-70 euro a doppia”. Un piatto di pasta con i frutti di mare? “Lo trovate a 5 euro, nonostante siamo in una località turistica in e nel pieno dell’alta stagione”. Sembrano averlo capito bene, i pugliesi in vacanza per l’estate 2017. L’Albania resiste – chissà per quanto ancora – come meta balneare low cost, con strutture nuove a prezzi bassi, ristoranti di pesce con cene a portata dei portafogli meno opulenti, spiagge paradisiache accessibili senza costi da capogiro. “Non solo. Da qualche tempo le montagne e i percorsi avventurosi stanno entusiasmando i turisti, che vengono a fare trekking, climbing, rafting, paracadutismo”.Ardit Collaku è il direttore generale dell’Agenzia nazionale del turismo in Albania, e per tutta l’estate è in contatto continuo con Adrian Haskaj, il console generale albanese a Bari. Il capoluogo pugliese resta la porta d’Oriente privilegiata per chi vuole raggiungere il Paese delle aquile, abbattendo le spese e preferendo gli spostamenti via mare a quelli via aerea. Alla sabbia da sogno di Ksamil, Dhermi, Gjipe, si affiancano le attrazioni delle riserve e dei parchi naturali. “E poi ci sono i tre siti Unesco, Butrint, Berat e Gjirokastër – ricorda il direttore – e una nuova passione per l’agriturismo”.I dati forniti dall’Agenzia confermano la sensazione da boom di partenze che anche un osservatore distratto può cogliere affacciandosi nel porto di Bari in una qualsiasi sera d’agosto. Da gennaio a luglio 2017 le presenze italiane in Albania sono state oltre 182mila, il 56 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un balzo non da poco, per un settore cresciuto del 7 per cento nei primi sette mesi dell’anno.I porti pugliesi lanciano il cuore oltre l’Adriatico e conquistano Durazzo e Valona. “Il 63 per cento dei passeggeri che si muovono da Bari vanno e vengono dall’Albania, con un trend in continua ascesa – conferma il presidente dell’Autorità portuale del Levante, Ugo Patroni Griffi – in un contesto positivo, che tra luglio e agosto ci ha visti conquistare il 4 per cento dei transiti in più rispetto al 2016”. Il tentativo, visti i numeri, è di ridurre al minimo i disagi e le attese: con questo obiettivo è stato siglato un protocollo d’intesa con il Consolato dell’Albania per snellire i controlli alla frontiera.La ricetta del successo è ben sintetizzata da Tommaso Valenzano, che con il suo tour operator “Go4sea” da anni organizza pacchetti vacanza per i pugliesi pronti a partire alla volta dei Balcani e delle isole greche. “Non c’è dubbio che l’Albania attualmente mantenga il migliore rapporto qualità (buonissima) e prezzo – sfoglia i contatti – perché abbiamo strutture nuove e confortevoli a costi convenienti”. Quest’anno, in leggera controtendenza, qualcuno ha cominciato ad alzare l’asticella. “Ma è un percorso del tutto naturale, la domanda è vertiginosa e gli albergatori hanno iniziato ad adeguarsi”, riflette. D’altronde fra Adriatico, Ionio ed Egeo con la patria di Skanderbeg oggi può competere soltanto il Montenegro e forse Corfù, che in fondo si confronta vis a vis con Saranda.”I pacchetti che proponiamo per la costa sud albanese per una settimana in ottime strutture partono da 400 euro in appartamento a 600 in un 4 stelle, nave inclusa – spiega Valenzano – Per Corfù possiamo arrivare anche a 1.000-1.300 euro, ma con un qualità dell’offerta inferiore”. I più accorti guardano alla parabola ascendente delle isole greche più cool, ormai intoccabili, come Mykonos e Santorini, per correre a comprare un biglietto per Durazzo, ancora ai nastri di partenza.

Repubblica Bari, 2 settembre 2017