Calle Larga fatica ancora a farsi strada

Scritto da «La Voce del Popolo», 11/07/14
venerdì 11 luglio 2014

ZARA – Gli attivisti dell’iniziativa civica Zaratini Tutti per Kalelarga (Calle Larga) non demordono dalle proprie rivendicazioni. Nonostante nella proposta dell’ordine del giorno della seduta del Consiglio municipale in programma oggi non sia previsto il dibattito relativo alla ridenominazione dell’odierna Široka ulica in Kalelarga i promotori dell’iniziativa sperano che il medesimo possa essere integrato all’ultimo momento. In caso contrario i sostenitori del ripristino del vecchio nome della principale passeggiata del centro storico zaratino hanno già annunciato l’intenzione di tornare a chiedere un nuovo incontro al sindaco Božidar Kalmeta. Il primo cittadino di Zara, infatti, aveva promesso che la questione sarebbe stata discussa in sede di Consiglio municipale.

FIDUCIA IN KALMETA
La petizione a favore del ripristino dello storico toponimo è stata firmata da 10.830 zaratini. Hrvoje Bajlo, uno dei promotori della proposta, è convinto che il progetto sarà discusso dai consiglieri municipali. “Sono convinto che il sindaco non sia capace di mentire né a noi né all’opinione pubblica”, ha dichiarato Bajlo. Un altro sostenitore dell’iniziativa, Boris Marin, ha ammesso di sentirsi tradito. “Ero fiducioso. Si era complimentato per il grande numero di firme raccolte. Ci aveva accolto in modo caloroso. Aveva annunciato pubblicamente che l’argomento sarebbe stato discusso in sede di Consiglio municipale”, ha osservato Marin riferendosi a Kalmeta. “L’atto di ripristinare il vecchio toponimo doveva unificarci, non dare adito a strumentalizzazioni politiche e dividerci”, ha rilevato l’attrice Tamara Šoleti?. Al momento il sindaco Kalmeta preferisce mantenere il riserbo sull’intera vicenda.

GIÀ STRADA GRANDE
La Calle Larga, secondo alcuni, sarebbe addirittura più antica della stessa Zara. Nel corso della Seconda guerra mondiale quasi tutti gli edifici che s’affacciavano su Calle Larga andarono distrutti e la strada fu ricostruita in stile modernistico, mantenendo soltanto l’antica direzione est-ovest. Spulciando nella storia di questa fondamentale via di comunicazione longitudinale, risaliamo all’antica Jadera romana (in seguito Diadora). Stando ai principi urbanistici dell’epoca dell’Impero Romano, la rete stradale era formata da strade longitudinali più larghe e da quelle trasversali che dividevano la città in insule (quartieri) rettangolari. Quindi, due importanti strade longitudinali furono – e lo sono ancor oggi – la strada che portava dalla Porta di Terraferma fino al Foro e quella che conduceva dall’attuale Piazza Petar Zorani? alla chiesa della Madonna della Salute, ossia l’attuale Calle Larga. Già Via Magna, Strada Grande, Ruga Magistra (ossia “strada principale”), nel Seicento fu conosciuta come Strada Santa Caterina, prendendo il nome del monastero che si trovava nello spazio occupato oggigiorno dal caffè “Central”.

ZARATINI AFFEZIONATI
Fu durante il Regno italiano che cambiò nome in Calle Larga, oppure Strada Larga, denominazione che in seguito fu croatizzata, tant’è che oggi si scrive e pronuncia in una parola sola: Kalelarga. Nel periodo del socialismo, dopo la II Guerra mondiale, Calle Larga venne ribattezzata Omladinska ulica (Via della gioventù) e Via Ivo Lola Ribar. Gli zaratini, affezionati al nome italiano Calle Larga, continuarono e continuano tutt’oggi a far riferimento alla via con questo nome, per cui succede molto spesso che se si menziona il nome Široka ulica non si capisce subito di quale parte di Zara si stia parlando. Questa via, la più importante e la più trafficata del centro di Zara, collega parti essenziali della città, partendo da Piazza Santa Anastasia attraverso lo spiazzo che si estende fino al Foro, per giungere in Piazza del Popolo (già Platea Magna e Piazza dei Signori), proseguendo in via Elizabeta Kotromani? (già Calle Cariera) fino al Palazzo ducale e quello del provveditore. La strada congiunge monumenti sacrali come la Chiesa di San Simeone, la Cattedrale di Sant’Anastasia e la Chiesa della Madonna della Salute.