Cartelli stradali: è polemica

Cartelli stradali: è polemica sul web – Scritto da Stefano Bizzi
Cartelli stradali bilingui e trilingue: scoppia la polemica sul web. A scatenarla involontariamente è un intervento dell’assessore comunale Francesco Del Sordi su uno dei tanti forum di Facebook, iI più popolare dei social network di internet. Invitato a unirsi al gruppo di discussione, l’esponente della giunta Romoli ha espresso la sua opinione in merito all’utilità dell’iniziativa. «I cartelli stradali – ha scritto Del Sordi – servono per indirizzare l’automobilista nella direzione corretta, quindi scrivendo sui cartelli in friulano e in sloveno si crea solo confusione! Siamo in Italia, all’estero questo non esiste!». L’intervento viene ripreso dal portale regionale Bora.la e gli internauti si scatenano. Nel pomeriggio arriva anche una replica del consigliere comunale di opposizione Ales Waltritsch che attacca l’amministratore del Pdl. «Il Del Sordi politico pone domande alle quali il Del Sordi assessore dovrebbe saper dare delle puntuali risposte», chiosa l’esponente del Partito democratico. «Che possano non piacergli i cartelli stardali che oltre all’italiano contemplino altre lingue, può anche starci. Che vada a fomentare falsità su Facebook molto meno». L’attacco di Waltritsch è frontale e duro: «Certe ristrettezze politiche non dovrebbero condizionare e limitare il lavoro del Del Sordi assessore. Non dobbiamo dimenticare che tarda ormai da settimane ad indicare alla Provincia i siti nel comune dove, a costo zero per l’amministrazione, andranno posti i cartelli stradali plurilingui che la Provincia, in osservanza delle leggi, ha già posizionato in altri comuni dell’Isontino».

Dopo una prima replica rivolta ai commentatori del sito Bora.la, Del Sordi ha spiegato anche alla stampa quanto accaduto: «Intanto devo premettere che il gruppo di discussione non è stato creato da me. Sono stato solo invitato a parteciparvi e l’ho fatto perché condivido le perplessità di chi vede in queste iniziative uno spreco inutile di soldi. Va detto però che l’ho fatto come privato cittadino e non in veste d’amministratore. Che ci siano delle norme in materia e dei finanziamenti ad hoc lo so. Proprio la scorsa settimana ho portato in giunta una relazione tecnica per il posizionamento di cartelli bilingui nei quartieri di Sant’Andrea e di Piuma. La questione, secondo me non è nazionalistica, né linguistica. È piuttosto pratica. Passando in macchina c’è il rischio di non capire le indicazioni. I cartelli di questo tipo non sono di facile lettura e immediatamente comprensibili. Alcuni sono eccessivamente “densi”. Molti cittadini sono seccati. A Grado il cartello della Provincia è stato imbrattato dai vandali. A questo punto, c’è poi chi rivendica anche il bisiaco. Così si crea un substrato di malessere. Poniamoci almeno il dubbio: è giusto spendere i soldi in questo modo?»
Fonte: «Il Piccolo», 08/09/09.