«L’isola nuda» di Dunja Badnjevic finalista al Premio letterario Rapallo Carige

Un tributo alla letteratura e all’ingegno femminile che si rinnova da venticinque anni: il Premio letterario Rapallo Carige, promosso dalla città di Rapallo e dalla Banca Carige e riservato alle autrici di lingua italiana, compie un quarto di secolo. A Milano sono state presentate le finaliste dell’edizione 2009. La giuria di critici, presieduta dallo scrittore Leone Piccioni, ha scelto tra gli altri per il ballottaggio L’isola nuda di Dunja Badnjevic (Bollati Boringhieri, 162 pagine, 14 euro). La vincitrice sarà votata da una giuria di lettori il 20 giugno a Rapallo. Dunja Badnjevic, 63 anni, nata a Belgrado ma residente in Italia da oltre 40 anni, è un’esordiente: L’isola nuda di cui scrive fu il gulag nella Jugoslavia di Tito in cui il padre dell’autrice, oggi scomparso, trascorse alcuni anni. Partigiano con Tito, dopo la rottura tra questi e Stalin nel 1948 venne accusato di simpatizzare per i sovietici. «Ho scritto in italiano: questa ormai è la mia lingua», spiega la scrittrice. «Il romanzo è nato con il ritrovamento casuale delle memorie di mio padre: sapevo della loro esistenza, ma nessuno le aveva mai lette».