Pier Paolo Pasolini ricorda il fratello ucciso dai partigiani comunisti a Porzus

1944. Mentre Pier Paolo fa la Resistenza «con le armi della poesia», suo fratello Guido, di tre anni più giovane, si unisce ai partigiani della Brigata Osoppo sulle montagne del Friuli. Per mesi non si avranno sue notizie: solo alla Liberazione si verrà a sapere che è stato ucciso dai Gap comunisti nell’eccidio di Porzûs, ai confini con la Jugoslavia.

Il libro ricostruisce la breve vita di Guido e l’ombra che la sua morte proiettò sull’opera e sull’essere comunista di Pier Paolo. La più bella pagina a lui dedicata la si trova nei Turcs tal Friùl, il dramma che Pier Paolo non volle mai pubblicare. Ma quando furono scritti i Turcs, nel 1944 o nel 1945? E soprattutto, chi erano i Turcs, per fermare i quali Meni/Guido dona la vita? Tra memoria familiare e storia nazionale, la vicenda dei due Pasolini prende le mosse da uno dei capitoli più dolorosi e scomodi della Resistenza e attraversa trent’anni di vita italiana.

Andrea Zannini, L’altro Pasolini, Guido, Pier Paolo, Porzus e i turchi, Marsilio, Venezia 2022, 160 pp.

L’Autore: Andrea Zannini (Mestre 1961) insegna Storia dell’Europa all’Università degli Studi di Udine. Si è interessato di storia economica e sociale della Serenissima, storia dell’emigrazione, storia della Resistenza. Il suo ultimo libro è Storia minima d’Europa. Dal Neolitico a oggi (il Mulino 2019).

Il Piccolo