Pubblicato il bollettino “Coordinamento Adriatico” 4/2022

Può essere liberamente consultato online ovvero scaricato in formato pdf il bollettino 4/2022 “Coordinamento Adriatico”:

https://www.coordinamentoadriatico.it/wp-content/uploads/2023/01/CA-04-2022.pdf

L’editoriale di apertura che qui riportiamo è dedicato al Senatore Lucio Toth, in concomitanza con la pubblicazione del lavoro in sua memoria “Lucio Toth. L’esule, lo studioso, il patriota” (ANVGD, Trieste 2022) a cura del Presidente di Coordinamento Adriatico Prof. Avv. Giuseppe de Vergottini.

***

Quando il 22 aprile 1993 fu ufficialmente costituita la Associazione Coordinamento Adriatico, fra i soci fondatori era presente l’esule dalmata e magistrato cassazionista Lucio Toth, che sarebbe anche stato il primo segretario della neonata associazione. Legato da profonda e antica amicizia al presidente della stessa Coordinamento Adriatico, Giuseppe de Vergottini, Toth aveva concluso la sua esperienza politica di senatore della Repubblica e preso la guida dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia nel delicatissimo momento in cui il crollo del comunismo e l’implosione della Jugoslavia avevano creato nuovi scenari geopolitici per Istria, Fiume e Dalmazia. L’associazionismo dell’esodo e la passione storica per le terre dell’Adriatico orientale saranno gli impegni più importanti che Toth, nato a Zara il 30 dicembre 1934, porterà avanti sino alla scomparsa avvenuta a Roma il 28 aprile 2017.

Il recente raduno a Senigallia dell’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio ha costituito la platea in cui è stato finalmente presentato il volume “Lucio Toth. L’esule, lo studioso, il patriota”, edito dall’ANVGD e con cui il mondo della diaspora adriatica ha voluto rendere omaggio a colui che ne è stato a lungo un autorevole e apprezzato punto di riferimento. La raccolta di contributi che hanno ricostruito la biografia di Toth è stata curata proprio da Giuseppe de Vergottini, coadiuvato nella ricerca e redazione dei testi da Petra Di Laghi, attiva presso l’Università degli Studi della Campania. Vista la mole raggiunta da questa pubblicazione, è stata destinata a un altro tomo a sé stante la pubblicazione della tesi di Laurea, presentata da Lucio Toth presso l’Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna, e che all’epoca ottenne anche un riconoscimento in quanto giudicata tra le migliori di quell’anno accademico. Discussa con il Prof. Giovanni de Vergottini, tale tesi riguardava gli statuti medioevali dei Comuni della Dalmazia e ne metteva in evidenza le affinità e i parallelismi con i corrispettivi Statuti dei Comuni della penisola italica. Una dimostrazione di come fosse profondo e radicato il rapporto tra le due sponde dell’Adriatico; con la peculiarità dalmata di un autonomismo che avrebbe contraddistinto la matrice culturale della classe dirigente italofona autoctona fino allo scoppio dei nazionalismi.

La prima parte del testo, di cui è già in corso di realizzazione una ristampa, raccoglie articoli di carattere storico – in gran parte provenienti proprio da questa testata – in cui la capacità di analisi e l’ampia preparazione di Toth forniscono spunti di riflessione su vari aspetti della storia dell’Europa orientale, alle cui vicende la Dalmazia è e fu necessariamente collegata. Le considerazioni espresse da Lucio Toth sulle foibe e l’esodo giuliano-dalmata rientrano in una produzione scientifica e divulgativa che nell’associazionismo del confine orientale è naturalmente presente ma non sempre apprezzata. Dell’illustre zaratino, più specifiche, sono le ampie riflessioni sulla Grande guerra, i suoi antefatti risorgimentali e le sue immediate conseguenze al confine adriatico italiano.

Altrettanto interessante è la lettura attualissima, di spirito critico e acuto, degli scritti legati alla politica interna ed estera del nostro Paese. Il patriottismo appassionato, la capacità di analisi, le sferzate alla classe dirigente nazionale e le fondamenta intellettuali e materiali presenti in questi articoli smentiscono quei detrattori e interlocutori che rinfacciavano a Toth eccessiva moderazione e un atteggiamento mediano. Gli egoismi e gli individualismi giunti a maturazione negli anni della Seconda Repubblica stridevano con i modi pacati e la calma fondata sulla fiducia nella serenità delle proprie idee e dei propri intenti che hanno contraddistinto l’operato di uno degli ultimi epigoni di un genuino cattolicesimo liberale d’altri tempi.

Non va dimenticato che negli anni che portarono all’istituzione del Giorno del Ricordo, Toth, nei panni di presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, fu interlocutore istituzionale dei governi, con una lungimiranza non rivolta solamente all’ambito degli esuli. In contrasto con posizioni di retroguardia, ma ancora dotate di un certo seguito, il senatore Toth guardò con interesse e fiducia ai rapporti che si potevano ripristinare con le comunità italiane autoctone dell’Adriatico orientale, la cui coesione era messa a repentaglio dalla frammentazione conseguita alla dissoluzione della dittatura comunista jugoslava. Suddivisa tra Slovenia, Croazia e Montenegro l’italianità istriano-fiumano-dalmata necessitava di ricevere solidarietà e attenzione da parte degli esuli e dei loro discendenti, tenendo presente come obiettivo comune la salvaguardia di un patrimonio culturale, linguistico, architettonico e tradizionale nel quale potevano identificarsi tanto coloro che ancora vivevano in loco quanto chi aveva dovuto abbandonare la propria economia morale ma coltivava orgogliosa memoria delle proprie radici.

Dopo quest’ampia rassegna di scritti di Lucio Toth, la corposa pubblicazione prosegue con una miscellanea di Ricordi redatti da dirigenti dell’associazionismo degli esuli, rappresentanti del mondo della politica e della cultura e studiosi che hanno voluto dare lustro a un aspetto in particolare dell’ampia produzione culturale o dell’intensa vita professionale di Toth, ovvero dedicargli un saggio di studi.

Patriottismo, passione per la storia, amore per la libertà: sono queste le caratteristiche di Lucio Toth che emergono dalla lettura di questo corposo e sostanzioso lavoro, nonché i punti di riferimento che Coordinamento Adriatico APS continua a perseguire nel solco tracciato da questo suo illustre socio fondatore.

Lorenzo Salimbeni