Un Comune senza vicesindaco italiano

Scritto da «La Voce del Popolo», 20/08/09

Il Consiglio di Torre Abrega ha approvato di recente i cambiamenti allo Statuto comunale. Si tratta, in parte, di mutamenti tecnico-amministrativi, dovuti ai cambiamenti di legge che interessano le unità d’autogoverno locali, e dell’approvazione di alcuni emendamenti, fuoriusciti dalla nuova realtà comunale. Alcuni di questi sono stati inviati dalla locale comunità italiana, e sono stati implementati nel testo statutario, com’è stato ribadito nel momento della discussione del documento, alla quale ha presenziato anche Gaetano Ben?i?, presidente della Comunità degli Italiani di Torre. Nello Statuto è previsto che se il sindaco appartiene alla maggioranza, il suo sostituto debba essere eletto dalle file della CNI. Se il sostituto del primo cittadino non è italiano, come nel caso attuale di Torre-Abrega (e la stessa cosa succede a Parenzo), esiste la possibilità di organizzare le elezioni supplettive. Nei 13 articoli che interessano la tutela della comunità nazionale italiana quale entità autoctona, lo statuto garantisce l’uso paritetico delle lingue croata e italiana nel territorio in gestione.

L’articolo 85 ufficializza l’uso paritetico dell’italiano nelle scritte pubbliche, nei cartelli e nei simboli legati alla viabilità, nei nomi di vie e piazze, negli annunci degli albi comunali, dell’amministrazione statale e della magistratura, degli organi dell’amministrazione locale e regionale, nei nomi degli enti delle persone fisiche e giuridiche e nei documenti e decreti rilasciati dall’amministrazione locale o regionale, o della magistratura. Ancora. L’atto matrimoniale, a Torre Abrega, può essere officiato in ambedue le lingue, secondo l’accordo pattuito dai diretti interessati al momento dell’annuncio ufficiale. Nelle scuole con lingua d’insegnamento croata si studia l’italiano come lingua dell’ambiente sociale. A Torre c’è soltanto la scuola elementare croata, visto che quella italiana è stata chiusa negli anniSettanta. Una sezione della scuola dell’infanzia italiana, invece, appartiene all’ente prescolastico “Paperino” di Parenzo.

Il Consiglio comunale, con un minimo di due rappresentanti connazionali, è altresì tenuto a nominare una Commissione per la tutela, la crescita e la valorizzazione della comunità nazionale italiana. L’organo di rappresentanza degli italiani nel territorio è la Comunità degli Italiani di Torre, è quanto si legge ancora nel documento, e il comune ne finanzia l’attività. (lm)